I FILM DEL 2022

L’apprendistato

di Davide Maldi  (84’ Italia, 2019)

Proiezione:

Lunedì 4 aprile ore 9 presso Teatro Sociale Delia Cajelli

Regia: Davide Maldi
Sceneggiatura: Davide Maldi, Micol Roubini
Fotografia: Davide Maldi
Montaggio: Enrica Gatto
Produzione: Invisibile Film, L’Altauro, Red House Produzioni

SINOSSI
L’apprendistato, film diretto da Davide Maldi, è un documentario ambientato all’interno dell’Istituto Mellerio Rosmini di Domodossola, un noto collegio alberghiero, da cui sono usciti grandi professionisti. È la storia di Luca, un quattordicenne che per scelta dei genitori ha intrapreso questo percorso accademico. Il ragazzo ha un carattere molto riservato e timido, ma è anche molto selvaggio. Cresciuto tra le Alpi, dove trascorreva il tempo badando al bestiame e girovagando tra i boschi, Luca nell’istituto viene catapultato in un mondo pieno di regole. L’arte del servire, infatti, implica che i suoi capelli siano corti e ordinati e le dita delle mani devono essere perfette con unghie curate. Inoltre, bisogna essere sempre ligi al lavoro e mai farsi coinvolgere dall’ambiente festaiolo che vige durante i ricevimenti. E il regolamento da seguire non finisce qui. Questo apprendistato diventerà un vero percorso che lo porterà a capire qualcosa più di se stesso, chi è e soprattutto quanto è disposto a sacrificare della propria vita e soprattutto della propria libertà per svolgere questo mestiere.

La ballata dei gusci infranti

di Federica Biondi (95’ Italia, 2022).

Proiezione:

Mercoledì 6 aprile ore 20 presso Cinema Manzoni

Regia:Federica Biondi
Sceneggiatura: Federica Biondi, David Miliozzi, Jonathan Arpetti
Fotografia: Jamie Robert Othieno
Montaggio: Jack Lucas Laugeni
Produzione: Linfa Crowd 2.0 — Muvlab

SINOSSI
La Ballata dei Gusci Infranti è un film che racconta quattro storie ambientate ai piedi dei Sibillini, nel cuore dell’Italia. Il filo che rilega le storie come in un’antologia è il matto del villaggio, Jacopo, che vive in mezzo alla natura e la attraversa sempre a piedi, cita Dante e conosce tutti, pur restando ai margini. Si fa amico un giovane parroco africano appena arrivato a gestire una piccola parrocchia. Fra emarginati ci si intende e ognuno a modo suo sa accogliere le stranezze dell’altro. Jacopo è il figlio di Alba e Dante, attrice lei e drammaturgo lui. Ritiratisi in una casa isolata sull’Appennino marchigiano, i due artisti dedicheranno alla comunità che li ha accolti ormai da anni il loro ultimo spettacolo, una rielaborazione del Paradiso di Dante Alighieri. A pochi chilometri di distanza, proprio a ridosso dei Sibillini, c’è la fattoria di Lucia che si ritrova all’improvviso a condurre l’azienda da sola, abbandonata dal marito, attratto da una vita più facile. Tenterà di aiutarla Jacopo, con cui Lucia baratta spesso del formaggio per un pugno di noci, e insieme, un po’ a casaccio, sapranno riorganizzare la fattoria.
In un borgo vicino, abitano David ed Elisabetta che vivono l’attesa del primogenito tra la paura del futuro e le prima sinistre scosse di terremoto. Nella tensione molteplice del momento, i ragazzi vedono infrangersi la superficie liscia dell’amore, tremano le fondamenta e franano le certezze, ma una mattina sarà così davvero per tutti: un terremoto farà perdere a tutti qualcosa, spezzando la quotidianità e l’equilibrio.
Dalle macerie e tra chi è rimasto si farà forza la capacità di andare avanti, di sopravvivere e ricominciare, che spingerà ancora di più l’uno accanto all’altro.

Calcinculo

di Chiara Bellosi (96’ Italia, 2021).

Proiezione:

Martedì 5 aprile ore 21 presso Cinema Lux

Regia: Chiara Bellosi
Attori: Gaia Di Pietro, Andrea Carpenzano, Barbara Chichiarelli, Giandomenico Cupaiuolo, Francesca Antonelli, Claudia Salerno, Alessio Praticò
Sceneggiatura: MARIA TERESA VENDITTI, LUCA DE BEI
Fotografia: CLAUDIO COFRANCESCO
Montaggio: CARLOTTA CRISTIANI
Produzione: Tempesta con Rai Cinema

SINOSSI
Forse è vero che si cresce anche a calci in culo. Ed è vero che quando la giostra gira veloce ci sembra di volare e non vorremmo scendere mai. É questo che succede a Benedetta quando incontra Amanda e decide di seguirla nel suo mondo randagio.

Il legionario

di Hleb Papou (82’ Italia, Francia 2021)

Proiezione:

Martedì 5 aprile ore 9 presso Cinema Teatro Manzoni

Regia: Hleb Papou
Attori: Germano Gentile, Maurizio Bousso, Ilir Jacellari, Giancarlo Porcacchia, Marco Falaguasta, Simona Senzacqua, Hedy Krissane
Sceneggiatura: Giuseppe Brigante, Emanuele Mochi, Hleb Papou
Fotografia: Luca Nervegna
Montaggio: Fabrizio Paterniti Martello, Fabrizio Franzini
Produzione: Clemart in coproduzione con Mact Productions in collaborazione con Rai Cinema

SINOSSI
Il legionario, film diretto da Hleb Papou, racconta la storia di Daniel (Germano Gentile), unico poliziotto di origini africane nel Reparto Mobile, quello antisommossa, della Capitale. La situazione abitativa a Roma è drastica, tantissime persone hanno deciso di occupare alcuni edifici non abitati per protesta, rivendicando il loro diritto di avere una casa. Le forze dell’ordine devono far sì che i palazzi non vengano occupati e liberare quelli già presi di mira.
A Daniel e alla sua squadra viene chiesto di sgomberare un edificio occupato da oltre 150 famiglie, ma tra queste vi è anche la sua. Il ragazzo, infatti, è cresciuto in un appartamento di un palazzo occupato abusivamente, ma ha lasciato la sua casa diversi anni e ora deve farvi ritorno per cacciare via sua madre e suo fratello, che nel frattempo è divenuto il leader degli occupanti. Cosa sceglierà il poliziotto: gli ordini o la famiglia?

Freaks out

di Gabriele Mainetti (141’ Italia, Belgio, 2021)

Proiezione:

Mercoledì 6 aprile ore 9 presso Cinema Teatro Manzoni

Regia: Gabriele Mainetti
Attori: Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski
Sceneggiatura: Nicola Guaglianone, Gabriele Mainetti
Fotografia: Michele D’Attanasio
Montaggio: Francesco Di Stefano
Produzione: Lucky Red e Goon Films con Rai Cinema e Gapfinders

SINOSSI
Freaks out, film diretto da Gabriele Mainetti, è la storia di quattro amici – Matilde (Aurora Giovinazzo), Cencio (Pietro Castellitto), Fulvio (Claudio Santamaria) e Mario (Giancarlo Martini) – così legati tra loro da essere quasi come fratelli. Siamo nel 1943, a Roma, proprio nel bel mezzo della Seconda guerra mondiale e nell’anno in cui la Capitale è scenario di bombardamenti tra nazisti e Alleati.
I quattro lavorano in un circo, gestito da Israel (Giorgio Tirabassi), che per loro- più che un capo – è una sorta di figura paterna. Quando quest’ultimo cerca di trovare una via di fuga che li porti lontano dal conflitto, scompare misteriosamente, lasciando i quattro soli e senza alcuna prospettiva. Matilde, Cencio, Fulvio e Mario si ritrovano improvvisamente senza quello che avevano prima, un circo che era sinonimo di famiglia e sicurezza. Senza Israel, senza il tendone sono soltanto dei fenomeni da baraccone privi di uno scopo nella vita, bloccati nella Città eterna, che inizia a crollare sotto i duri colpi bellici.

Full Time

di Éric Gravel (85’ Francia, 2021)

Proiezione:

Giovedì 7 aprile ore 20:30 presso Cinema Fratello Sole

Regia: Éric Gravel
Attori: Laure Calamy, Anne SUAREZ, Geneviève MNICH
Sceneggiatura: Éric Gravel
Fotografia: Victor Seguin
Montaggio: Mathilde Van De Moortel
Produzione: Novprod Cinema

SINOSSI
Julie fa di tutto per crescere i suoi due figli in campagna e mantenere il suo lavoro in un hotel di lusso parigino. Quando finalmente ottiene un colloquio di lavoro per una posizione ambita da tempo, scoppia uno sciopero nazionale che paralizza il sistema dei trasporti pubblici. Il fragile equilibrio che Julie ha creato è messo in pericolo. Così decide di lanciarsi in una frenetica corsa contro il tempo, con il rischio di inciampare.
Premiato alla 78 edizione della Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti per la Miglior regia e la Miglior interpretazione femminile di Laure Calamy (già protagonista della serie Chiami il mio agente!).

Il giovane corsaro, Pasolini da Bologna

di Emilio Marrese (99’ Italia, 2022)

Proiezione:

Mercoledì 6 aprile ore 21 presso Cinema Ratti, Legnano

Regia: Emilio Marrese
Attori: Neri Marcorè, Nico Guerzoni e Samantha Faina
Sceneggiatura:  Emilio Marrese con Camilla Consorti e Fernando Pellerano
Fotografia: Gian Filippo Corticelli, Gabriele Chiapparini
Montaggio: Paolo Marzoni
Produzione: Luigi Tortato-Sì Produzioni in associazione con Istituto Luce Cinecittà

SINOSSI
“Il Giovane Corsaro – Pasolini da Bologna” racconta, per la prima volta in forma di documentario, la gioventù di Pier Paolo Pasolini nella città dove nacque il 5 marzo del 1922 e dove, soprattutto, si formò dal 1937 al 1943. Quel che, noto a tutti, diventerà, Pasolini lo era già a Bologna. Eppure ancora oggi tanti ignorano questo aspetto fondamentale della vita di PPP.
Le amicizie, i maestri, gli studi, le passioni, la famiglia, i conflitti, i tormenti, la guerra, i luoghi, le prime esperienze in tutte le direzioni del sapere e del vivere:
cinema, poesia, letteratura, teatro, pittura, giornalismo, politica, impegno civile, sport, sesso. Quello di PPP con la città dei portici fu un legame viscerale che proseguì fino agli ultimi suoi giorni, senza risparmiare severe critiche alla Bologna “consumista e comunista” degli anni ‘70.

Semina il vento

di Danilo Caputo (91’ Italia, Francia, Grecia, 2020)

Proiezione:

Giovedì 7 aprile ore 9 presso Cinema Fratello Sole

Regia: Danilo Caputo
Attori: Yile Vianello, Feliciana Sibilano, Caterina Valente, Espedito Chionna
Sceneggiatura:  Danilo Caputo, Milena Magnani
Fotografia: Christos Karamanis
Montaggio: Sylvie Gadmer
Produzione: Graal Films, JBA Production, Okta Film

SINOSSI
Semina il vento, film diretto da Danilo Caputo, racconta la storia di Nica (Yile Vianello), ventunenne che decide di abbandonare gli studi di agronomia per tornare nel suo paesino natale, vicino Taranto, da quale è assente da ben tre anni. Al suo ritorno, la situazione che si ritrova di fronte non è delle più rosee: suo padre è pieno di debiti e cerca di portare avanti la famiglia come può; sua madre è in preda alla depressione, causata anch’essa dal lavoro mancante. Come se non bastasse, gli ulivi della sua famiglia sono stati attaccati da un parassita e rischiano di morire.
Nica capisce che tutto ciò che ha lasciato – la terra, i familiari e i valori – è ormai inquinato e cercherà di far leva su quanto le ha insegnato sua nonna e sul sapere che le è stato trasmesso per trovare una soluzione e risanare ulivi e genitori.

The Match

di Dominik Sedlar e Jakov Sedlar (119’ Croazia, USA, 2021).

Proiezione:

Lunedì 4 aprile ore 21 presso Cinema Dante, Castellanza

Regia: Dominik SedlarJakov Sedlar
Attori: Franco Nero, Caspar Phillipson, Armand Assante
Sceneggiatura:  Gary Hertz, Stephen Ollendorff, Dominik Sedlar

SINOSSI
Con l’operazione Barbarossa, cominciata da Hitler nel giugno 1941, l’Unione Sovietica è colta di sorpresa dall’attacco dell’esercito tedesco che occupa l’Ucraina. Alcuni calciatori della Dinamo e del Lokomotiv di Kiev finiscono prigionieri a lavorare nella panetteria interna di un campo di concentramento, protetti da Ivan Kordik, un ceco della Moravia costretto a rifugiarsi a Kiev, appassionato di calcio. Venuti a conoscenza della loro presenza, i tedeschi decidono di sfidarli, una prima volta nel luglio del 1942, e gli ucraini si impongono con un sonoro 5-1. Gli occupanti non la prendono bene e decidono di organizzare una seconda partita che passerà alla storia come “partita della morte”. L’incontro si svolge il 9 agosto 1942 allo stadio Zenith di Kiev. Nell’intervallo un ufficiale tedesco cerca di convincere i prigionieri a perdere la partita. La gara si mette bene per i tedeschi, ma l’orgoglio dei campioni ucraini prevale e vincono 5-3. Ciò che più umiliò i tedeschi fu la “sesta” rete, quella non segnata: Klymenko saltò come birilli mezza squadra avversaria, ma invece di depositare la palla in rete, si fermò sulla linea di porta, si girò su se stesso e calciò il pallone verso il centro del campo.

Il Vangelo secondo Matteo

di Pier Paolo Pasolini (142’ Italia, 1964)

Proiezione:

Venerdì 8 aprile ore 9 presso Cinema Lux

Regia: Pier Paolo Pasolini
Sceneggiatura:  Pier Paolo Pasolini
Fotografia: Tonino Delli Colli, Giuseppe Ruzzolini, Vittorugo Contino
Montaggio: Nino Baragli
Produzione: Alfredo Bini per Arco Film, Compagnie Cinematographique de France

SINOSSI
Il Vangelo secondo Matteo è un film del 1964 diretto da Pier Paolo Pasolini, basato sulla vita di Gesù come è descritta nel Vangelo di Matteo.
Maria è una fanciulla, intimorita dinanzi al suo promesso sposo, Giuseppe: la giovane è incinta e il turbamento dell’uomo è grande. Un angelo appare in sogno al falegname e lo rassicura, esortandolo a sposare la Vergine Maria senza indugio, poiché il figlio che ha in grembo è opera dello Spirito Santo.
Lo stesso angelo guida i due verso Betlemme, nella grotta dove nascerà Gesù. Si mostra poi ai Re Magi, venuti da lontano per adorare il neonato, e li conduce da lui. In seguito avverte la piccola Santa Famiglia che il Re Erode, venuto a sapere della nascita di un bambino che chiamano re, ordina che questi venga eliminato, facendo così una strage d’innocenti. Maria e Giuseppe fuggono in Egitto, per tornare in Israele dopo la morte di Erode.
Il piccolo cresce sereno, amato dai suoi genitori. Arriva infine il tempo dell’annuncio del Regno dei Cieli, già predicato da Giovanni Battista, che Gesù incontra per farsi battezzare. Ora è pronto per la sua missione: dopo aver digiunato quaranta giorni, affronta le tre tentazioni di Satana e comincia a percorrere la Palestina in compagnia degli Apostoli, compiendo miracoli, annunciando la Buona Notizia, proclamando il Sermone della Montagna e operando conversioni.
Arriva a Gerusalemme con i dodici: qui lo aspetta il tradimento di Giuda, che dà inizio ad un calvario che lo porterà a morire sulla croce. Ma Gesù vince la morte con la Resurrezione, promettendo ai suoi apostoli, ai quali lascia il compito di annunciare la Buona Notizia ovunque, che sarà col loro sino alla fine del mondo.

VITTI D’ARTE, VITTI D’AMORE

di Fabrizio Corallo (80’ Italia, 2021)

Proiezione:

Mercoledì 6 aprile ore 18 presso Spazio Festival

Regia: Fabrizio Corallo
Produzione: Dazzle Communication e Indigo Film con Rai Documentari

SINOSSI
Vitti d’arte, Vitti d’amore racconta i film, le collaborazioni, i legami sentimentali, la verve innata e la professionalità di una donna molto diversa da quella che spettatori e critica hanno amato e stimato sui set cinematografici e in palcoscenico, la cui leggenda sopravvive in una luce intatta agli occhi di un pubblico sconfinato che continua ad amarla incondizionatamente. La sua attenzione quasi maniacale ai dettagli, le sue insicurezze e la sua spavalderia di fronte alla macchina da presa, il suo impegno “gentile” e il fatto che abbia rappresentato, per le donne della sua epoca e delle epoche a venire, un esempio e un’aspirazione. Le voci di chi l’ha conosciuta e ha lavorato con lei, con lei si è trovata a dividere un set o un passaggio di vita, da Paola Cortellesi a Michele Placido, Enrico Vanzina, Citto Maselli, Barbara Alberti, Laura Delli Colli, Enrico Lucherini, Christian De Sica, Carlo Verdone, Pilar Fogliati, Sandro Veronesi, Giancarlo Gianini, raccontano chi è Monica Vitta. Critici, attori, registi e sceneggiatori contribuiscono a costruire il profilo senza pari di una donna di cinema come poche ne sono esistite e ne esisteranno.

La voglia matta di vivere

di Ricky Tognazzi

Proiezione:

Giovedì 7 aprile ore 21 presso Cinema Ratti, Legnano

Regia: Ricky Tognazzi

SINOSSI
Il 23 marzo 2022 Ugo Tognazzi avrebbe compiuto 100 anni. Probabilmente avrebbe organizzato una “grande abbuffata” per amici e familiari. La voglia matta di vivere è il documentario di Ricky Tognazzi, un ritratto vivo, appassionato, originale di un padre, di un amico, di un artista, Ugo Tognazzi. E la cucina che nella vita di Ugo è sempre stata protagonista ritorna anche in questo vero e proprio viaggio che Ricky intraprende nei luoghi di Ugo, da Roma a Velletri, a Torvaianica, a Cremona, a Milano fino in Francia, sua seconda patria, tra Parigi e Cannes, dove nel 1981 ricevette la Palma d’oro come migliore attore protagonista con il film La tragedia di un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci.

La voglia matta di vivere è il racconto sincero, intimo, tragico e ironico di uno dei grandi indimenticati protagonisti della storia del cinema, del teatro e della tv.