Bertrand Bonello

A parlare del suo esordio cinematografico sarà anche Bertrand Bonello che arriva al festival portando il primo lungometraggio, Quelque chose d’organique. Presentato nel 1998 nella sezione Panorama della Berlinale e il più recente La Bête, interpretato da Léa Seydoux, in concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2023 che vede protagonista una donna decisa a liberarsi da tutte le emozioni tornando alle vite precedenti. Un grande affresco spazio-temporale in cui l’amore diventa espressione di una questione metafisica. A Bertrand Bonello andrà il Premio regista dell’anno. 

Proiezione:
Sabato 5 Ottobre
alle 21:00
Cinema Lux, Busto Arsizio

La Bête

di Bertrand Bonello (Italia, 2023, 146’ V.O.S.)

Regia: Bertrand Bonello
Attori: Léa Seydoux, George MacKay, Guslagie Malanda, Dasha Nekrasova
Sceneggiatura: Bertrand Bonello, Guillaume Bréaud, Benjamin Charbit
Montaggio: Anita Roth
Fotografia: Josée Deshaies
Produzione: Les Films du Bélier, My New Picture, Sons of Manual, Arte France Cinéma, Ami Paris

SINOSSI
Nella Parigi del 2044, dove l’intelligenza artificiale ha sostituito gli esseri umani in pressoché ogni campo, una donna e un uomo che sentono di conoscersi senza essersi mai visti si sottopongono a un procedimento per “ripulire” il loro DNA dalle emozioni superflue, rivivendo le loro vite precedenti da amanti sfortunati: nel 1910, come membri dell’alta società parigina della Belle Époque all’alba della storica alluvione della Senna, e nella Los Angeles del 2014, dove lei è un’attrice in erba e lui un misogino che ne diventa ossessionato.

Proiezione:
Sabato 5 Ottobre
alle 15:00
Sala Ratti, Legnano

Quelque chose d’organique

di Bertrand Bonello (Francia/Canada, 1998, 95’ V.O.S.)

Regia: Bertrand Bonello
Attori: Romane Bohringer, Laurent Lucas, Charlotte Laurier, David DiSalvio, Stephen James Smith, Simon Hetu, Richard Notkin, Robert Warren
Sceneggiatura: Bertrand Bonello
Fotografia: Josée Deshaies
Montaggio: Dominique Auvray

SINOSSI
Montreal, autunno inoltrato. Il trentenne di origine greca Paul Mekas, custode invernale dello zoo, è sposato da cinque anni con la ventitreenne Marguerite, ma ha un figlio di sei anni frutto di una precedente relazione. Leo, questo il nome del bambino, è affetto da una disfunzione cerebrale e vive in ospedale sotto costante controllo medico, mentre Paul e Marguerite abitano in periferia insieme all’anziano padre di lui. Un giorno Marguerite, apparentemente restia a uscire di casa, si intrufola nell’appartamento di una vicina che ha organizzato una festa e fa la sua conoscenza, iniziando a frequentarla quotidianamente. Paul è sempre più turbato dall’apatia della moglie e cerca di comprenderne i motivi, tentando invano di coinvolgerla nelle sue attività. Successivamente alla morte del piccolo Leo, Marguerite incontra un uomo in chiesa, Georges, e parte con lui senza avvisare il marito. Destinazione: la città natale di Georges, nelle regioni settentrionali del Canada.