OMAGGIO A DINO RISI

Dino Risi avrebbe compiuto in questi giorni 100 anni. E se c’è un regista che manca al cinema italiano di oggi, questi è certamente il nostro Dino: con la sua ironia, il suo disincanto, la sua velocità e le strabilianti invenzioni che sapeva costruire quando si metteva dietro alla macchina da presa. Il Busto Arsizio Film Festival dedica al regista di Il sorpasso e I mostri un omaggio che avrà un seguito importante: il volume che lo accompagna, coeditato dal Centro Sperimentale di Cinematografia e da Luce-Cinecittà, sarà in doppia versione italiana e inglese e costituirà il catalogo ufficiale della grande retrospettiva che onorerà Dino Risi in una sede prestigiosa quale il MOMA di New York, nel prossimo autunno. Come si è detto, Dino Risi era un vero maestro di ironia e di ritmo, e nessuno come lui ha saputo descrivere l’homo novus che popolava l’Italia degli anni Sessanta. Il boom economico, l’urbanizzazione, il nuovo egoismo che attraversa la cultura di quegli anni insieme al consumismo ha trovato in Risi un cantore inarrivabile. Non possiamo parlare degli anni Sessanta senza pensare a Gassman che attraversa la via Aurelia con la sua macchina decapottabile suonando un clacson fastidioso, oppure di Sordi che fa i conti con il fallimento dei suoi ideali e con la ricchezza che fino a qualche anno prima sembrava un sogno per pochi e che diventa alla portata di tutti, condita però con volgarità e spirito di sopraffazione. I film in questione sono Il sorpasso e Una vita difficile, ma si può dire che tutti i film di Risi.

Steve Della Casa

Dino Risi

Dino Risi

Dino Risi, regista e sceneggiatore nato a Milano il 23 dicembre 1916, è ricordato come uno dei più importanti esponenti della commedia italiana, al pari dell’amico e collega Mario Monicelli.

Inizia la sua carriera come regista di cortometraggi: fra i più significativi I bersaglieri della signora, Barboni, Strade di Napoli, Buio in sala e Il grido della città, tutti girati nella seconda metà degli anni Quaranta.

Nel 1951 sceneggia per Monicelli e Steno Totò e i re di Roma, con Totò e Alberto Sordi, e nello stesso anno gira il suo primo lungometraggio, Vacanze col gangster, che lancia il futuro Terence Hill. Seguono le sceneggiature di Anna (1951) per Alberto Lattuada, con Vittorio Gassman, Gli eroi della domenica (1953), con Marcello Mastroianni, e Montecarlo (1957), con Marlene Dietrich e Vittorio De Sica.

Nel 1953, insieme a personalità come Fellini, Lattuada e Lizzani, viene coinvolto dal neorealista Cesare Zavattini nella realizzazione di Amore in città, un insieme di sketch. Il successo arriva con Pane, amore e… (1955) con Vittorio De Sica e Sophia Loren (sequel dei fortunati Pane amore e fantasia e Pane amore e gelosia di Luigi Comencini) e prosegue con Poveri ma belli (1956) e Il vedovo (1959), con Alberto Sordi e Franca Valeri; seguono Il mattatore (1960) e Il successo (1963), entrambi interpretati da Vittorio Gassman.

Nonostante la sua importanza come regista di commedie, Risi firma anche drammi come Una vita difficile (1961), che vede come interpreti Gassman e Sordi; ottiene un altro successo nel 1962 con Il sorpasso. Seguono La marcia su Roma (1962) e I mostri (1963), entrambi con Ugo Tognazzi e Gassman e nel 1974 vede luce il suo capolavoro Profumo di donna.

Dino Risi ottiene il premio come miglior regista nel 1975 per Profumo di Donna, il Premio Pietro Bianchi (1987) e il Leone d’Oro alla carriera (2002) in occasione della Mostra del Cinema di Venezia, e tre nomination all’Oscar.

Si è spento a Roma nel 2008, all’età di 91 anni.

LA PROVINCIA DEI SETTE LAGHI

Padre della commedia all’italiana ma anche autore di documentare: uno di questi ci riguarda da vicino. Si tratta de La provincia dei sette laghi, girato da Dino Risi nel 1948. Aperto dalle immagini del Sacro Monte, è un omaggio alla “grande bellezza” del nostro territorio, partendo da Varese, indicata come “la Versailles di Milano”, dai suoi parchi, dalle ville e dal Bernascone, il campanile nel cuore della Città Giardino. In evidenza naturalmente i sette laghi con nota di merito per il Ceresio definito . Il regista regala una vetrina importante anche alla Collegiata di Castiglione Olona e all’aeroporto di Venegono coprendo un’area che va dal confine con la Svizzera fino a Saronno e non dimenticando il Ticino e Gallarate rappresentata in versione “amazzone”.

La provincia dei sette laghi era negli archivi della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Restaurato dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa – Centro Sperimentale di Cinematografia di Ivrea (ci arriva da lì), è stato presentato al Festival di Locarno nel 2012.

BUSTO E VARESE PER DINO RISI

Busto Arsizio, Laveno e Varese; fanno anche loro parte del grande mondo di Dino Risi che ha vissuto a Ghirla, sfollato da Milano, l’ultimo periodo della seconda guerra mondiale. Conosceva bene la nostra zona e la nostra gente il padre della commedia all’italiana come dimostrano i suoi “omaggi” presenti in tre suoi film degli anni Sessanta: Il gaucho, L’ombrellone e, soprattutto, Il sorpasso.  Il regista confidò di avere avuto l’idea del personaggio poi interpretato magistralmente da Vittorio Gassman proprio mentre era a Varese in compagnia di un amico “fanfarone” che gli avrebbe fatto passare una giornata interamente on the road. Avvicinatosi al lago con La stanza del vescovo, dal romanzo di Piero Chiara, Risi ha girato buona parte di Sono fotogenico a Laveno, la città del protagonista Renato Pozzetto. Di questi film vedremo i momenti varesini

LA VALIGIA DEI SOGNI

La valigia dei sogni, trasmissione in onda per dieci anni su La7 dedicata alla ricerca dei set naturali di film italiani e stranieri. Ideata da Alessandro Boschi e scritta da sempre con Alberto Crespi, La valigia dei sogni ha visto susseguirsi nel corso delle edizioni numerosi conduttori.

Primo comandante al timone proprio Alberto Crespi, poi rimasto in veste di critico di riferimento della trasmissione. Cecilia Dazzi, Sabrina Impacciatore e soprattutto Simone Annicchiarico si sono succeduti alla conduzione della trasmissione. Proprio Simone ha partecipato alla realizzazione della puntata dedicata al film Il sorpasso. Girato nel 1962 tra Roma e la Toscana percorrendo la leggendaria via Aurelia Il sorpasso è uno dei film entrato per sempre nell’immaginario italiano grazie alla regia di Dino Risi e alle interpretazioni di Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant. Tra l’altro è anche l’unico ad essere stato votato da tutti gli “hollywoodpartyani” durante la compilazione delle schede del libro I 100 colpi di Hollywood Party.