BAFF IN LIBRERIA 2022

Romanzo di vita vera

di Liana Orfei
Incontro con Liana Orfei

Incontro:

Domenica 3 aprile ore 12 presso Spazio Festival

TRAMA
Una storia che inizia dalla fine si può raccontare? Una vita bella, ricca, cialtrona, povera, piena di successi e di fallimenti, di grandi passioni e infinite, devastanti delusioni, di impossibili grandi conquiste e cadute degli Dei, insomma «una normale storia di tutti i giorni, in un mondo fantastico». In realtà, io non sono. Tu chi non sei?

Fantozzi, ragionier Ugo. La (ir)resistibile ascesa di un perdente nato

di Guido A. Pautasso e Irene Stucchi.
Incontro con Guido A. Pautasso e Irene Stucchi

Incontro:

Domenica 3 aprile ore 18 presso Spazio Festival

TRAMA
Esiste nella commedia italiana un personaggio più iconico del ragionier Fantozzi? Emblema tragicomico e grottesco di una generazione d’italiani, Fantozzi deve la propria esistenza al genio di Paolo Villaggio, ma la sua genesi è stata tutt’altro che lineare. Fantozzi, ragionier Ugo ricostruisce le origini dell’impiegato più sfortunato d’Italia, ripercorrendo in parallelo la vita del suo creatore e facendo luce sui suoi natali letterari. Fantozzi, infatti, nasce come protagonista dell’omonimo libro pubblicato da Rizzoli cinquant’anni fa, per poi incarnarsi, al cinema, nel corpo del suo scrittore, intellettuale politicamente scorretto, cinico e acuto osservatore della società a lui contemporanea. Gli autori di questo saggio ne scandagliano il ciclo letterario, rovesciando il luogo comune che vuole Fantozzi soltanto un personaggio cinematografico e portando alla luce, grazie anche a una ricca documentazione bibliografica e fotografica, gli aspetti nuovi e sbalorditivi di una saga dai contenuti profondi e stratificati. Questo volume si qualifica come uno strumento indispensabile e unico nel suo genere per i critici severi, i lettori fedeli e gli affezionati spettatori del ragionier Ugo Fantozzi, perdente nato.

La pace di Cesare Zavattini

Incontro con Valentina Fortichiari

Incontro:

Martedì 5 aprile ore 18 presso Galleria Boragno

TRAMA
“La pace – ‘questa parola rotonda come una sfera’ – è stata il tema costante, ossessivo, il grande tema dei temi che ha improntato l’intera esistenza di Zavattini: quarant’anni di invocazioni, idee, progetti, interviste, di appelli all’umanità, di battaglie. Un tema che ha svolto in ogni forma, dall’annotazione nel quotidiano diario al talk epistolare giornalistico, radiofonico, e in ogni genere: letterario, teatrale, cinematografico, pittorico, e persino fumettistico. In lui, tema politico per eccellenza, che non ha mai abbandonato e per il quale anzi si è speso con una ostinazione inesauribile, generosa, implacabile. Un impegno politico e sociale, un compito civile, morale, umanitario, che oggi nessun protagonista della storia dopo Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela, nessun opinionista o intellettuale – qui da noi e nel mondo – appare incline a perseguire con tanto accanimento.” (Valentina Fortichiari) Per la prima volta questo volume raccoglie quarant’anni di impegno contro la guerra di Cesare Zavattini, scrittore, poeta, sceneggiatore di capolavori del nostro cinema. Un grande atlante della pace – presentato da Valentina Fortichiari e con una postfazione di Gualtiero De Santi – composto di sceneggiature e idee per film, interventi, lettere pubbliche e messaggi agli amici, con molti materiali inediti, per raccontare l’instancabile contributo alla vita civile di un maestro della letteratura italiana.

Beatles e Rolling Stones, apollinei e dionisiaci

di Gino Castaldo.
Incontro con Gino Castaldo

Incontro:

Venerdì 8 aprile ore 18 presso Sala Monaco

TRAMA
Beatles o Rolling Stones? Nessuna opposizione più di questa ha diviso milioni di appassionati negli ultimi cinquant’anni. E noi, da che parte stiamo? «Per quale ragione al mondo io, ragazzo baciato dalla fortuna di crescere insieme ai Beatles e ai Rolling Stones, in tempo reale, in perfetta sincronia generazionale, avrei dovuto scegliere per forza l’uno o l’altro? Perché mi si chiedeva di rinunciare a una parte di quell’Eldorado, di limitare quell’offerta così generosa e irripetibile che i tempi mi concedevano? Detto altrimenti: perché schierarsi? Insensata, illogica, eppure quella sciocca domandina non c’era verso di abbatterla». Da un lato i Beatles, i ribelli educati con la faccia da bravi ragazzi, uniti da una forte amicizia, che in poco meno di un decennio hanno stravolto la fisionomia della musica pop. Dall’altro i Rolling Stones, i diabolici rappresentanti di un rock sboccato e trasandato, inaffidabili, individualisti, la band più longeva di sempre, che ancora oggi riempie gli stadi in ogni angolo del mondo. E arrivato il momento di trovare la risposta definitiva alla più popolare fra le dicotomie. Per scoprirla Gino Castaldo ripercorre la storia delle due band, svela retroscena, ci racconta un duello che, prendendo vita da una semplice domanda, costringe a fare i conti con il significato stesso dell’esistenza: «Let it be o Let it bleed? Essere o sanguinare? Questo è il problema».

Il Cinema di Truffaut

di Paola Malanga.
Incontro con Paola Malanga e Paolo Mereghetti

Incontro:

Sabato 9 aprile ore 12 presso Spazio Festival

TRAMA
Paola Malanga ci racconta un Truffaut a tutto tondo, maestro di insolenza e di tenerezza, capace di amori dissennati e di odi furibondi, e allo stesso tempo ricostruisce un’intera epoca, quella dei «Cahiers du cinéma» di André Bazin e della Cinémathèque di Henri Langlois, sullo sfondo della guerra d’Algeria e del Maggio ’68. Senza rinunciare a un’analisi dettagliata film per film, chiedendosi ogni volta le ragioni di successi e flop, capolavori e mezzi fallimenti. Che è l’unico modo per rendere giustizia a un uomo che Gérard Depardieu ha descritto con queste parole:
«Era un ribelle, un estremista in tutto. Ed era generoso sempre dieci secondi in anticipo sulla generosità degli altri, come Platini sul pallone. Con un’eleganza folle».
Fa bene rivedere i suoi film, fa bene ripassare la sua vita. Perché sia i film che la vita di François Truffaut ci ricordano che è sempre possibile sottrarsi a destini decisi da altri – la società, gli algoritmi, il sistema del consenso, la logica del consumer – per scrivere la propria storia.

Storaro nei film di Bertolucci

di Vittorio Storaro.
Incontro con Vittorio Storaro

Incontro:

Sabato 9 aprile ore 17 presso Spazio Festival

IL PROGETTO
“VITTORIO STORARO nei Film di BERNARDO BERTOLUCCI”, comprende: A) da parte di Vittorio la scrittura di un LIBRO su tutto il periodo della loro collaborazione sia nei 25 anni passati sui vari set che negli ulteriori 25 anni in cui Vittorio si è occupato delle varie RISTAMPE-TRASCRIZIONI-RESTAURI E CONSERVAZIONE dei 10 FILM in cui ha collaborato con Bernardo. B) Tre MASTERCLASS sui periodi figurativi/filosofici della creatività Cinematografica di Vittorio , sempre approvati da Bernardo: LA LUCE – I COLORI – GLI ELEMENTI.
C) Una “ESPOSIZIONE FOTO/CINEMATOGRAFICA” delle Fotografie in Doppia Esposizione realizzate da Vittorio nei vari Film. Il RESTAURO VISIVO presso il Laboratorio di Cinecittà e la CONSERVAZIONE nel tempo con il nuovo sistema D.O.T.S (Digital, Optical, Tape, System) dei Film : “Prima della Rivoluzione” (Vittorio come assistente) La Strategia del Ragno” – “Il Conformista” – “Last Tango in Paris” – “Novecento Atto Primo” – “Novecento Atto Secondo” – “La Luna” – “The Last Emperor” – “The Sheltering Sky” – “Little Buddha”, in qualità di AUTORE della FOTOGRAFIA/CINEMATOGRAFICA.